Di fronte ad un intervento normativo nel Giù sottoStar Entertainment ha confermato che un altro dirigente di alto rango di fronte al presidente David Foster si è dimesso dopo meno di un anno di lavoro.
Un altro dice addio alla star dell’intrattenimento nel momento del bisogno
Si aggiunge alla massa di dirigenti che hanno lasciato la Star Entertainment in mezzo al crescente controllo da parte dell’autorità di regolamentazione del gioco d’azzardo del paese, con il direttore finanziario Christina Katsibouba e l’amministratore delegato Robbie Cooke entrambi hanno rassegnato le dimissioni a marzo.
Foster, tuttavia, non lascerà immediatamente la società e continuerà a svolgere le sue funzioni a titolo temporaneo. Vuole rendere più agevole la transizione verso un nuovo amministratore delegato, poiché Star Entertainment è ancora alla ricerca della propria persona di punta.
Tuttavia, Foster aiuterà solo con le responsabilità esecutive che ha assunto quando è diventato presidente, e sarà sostituito nella posizione di presidente da Anna Wardamministratore non esecutivo e indipendente, la cui nomina nel nuovo incarico ha effetto immediato.
Star Entertainment è stata oggetto di pesanti critiche da parte delle autorità di regolamentazione ed è stata ritenuta non idonea a detenere una licenza a Sydney nell’ottobre 2022, poiché l’autorità di regolamentazione ha ritenuto che la società non soddisfacesse tutti i prerequisiti necessari per continuare a gestire la proprietà. Una seconda indagine è ora in corso, ed è improbabile che la tensione su Star Entertainment si plachi presto.
Star sta affrontando ancora altri problemi, soprattutto alla luce di nuovi messaggi di testo mai visti prima che mostravano addetti ai lavori dell’azienda che spingevano per la rimozione del manager speciale di Star Sydney, Nicholas Weeks, e dell’ente regolatore del NSW.
Le nuvole si addensano per Star Entertainment e dirigenti
Questo è stato l’evento che ha spinto Cooke a dimettersi accettando formalmente il mea culpa. Cooke, tuttavia, ha già affermato che il rapporto tra Star e l’ente regolatore era difficile e spesso sembrava una “strada a senso unico”.
“Ma era una posizione difficile per l’azienda perché stavamo assumendo una posizione contraria al manager e ad alcune delle sue opinioni sull’azienda”, ha detto Cooke. L’ex dirigente ha inoltre osservato che i messaggi erano fuori contesto e rappresentavano solo un singolo scambio tra addetti ai lavori di Star e non la posizione ufficiale dell’azienda. Eppure i dubbi si sono stabiliti nella mente del regolatore.
La saga in corso con il secondo processo sta aggiungendo la beffa al danno, e l’esodo dei dirigenti di livello C sta minando la capacità dell’azienda di salvare la faccia in un periodo particolarmente difficile delle sue attività.