I giochi cloud e le attività di streaming interattivo cresceranno fino a 13,5 miliardi di dolari entro il 2026. Ė quanto emerge da una report pubblicato da DFC Intelligence.
Stando ai dati in possesso della società di analisi DFC Intelligence, attualmente tale mercato fattura 1,23 miliardi. Il balzo in avanti sarebbe dunque evidente. Ma a cosa è dovuto tale sicurezza? Secondo quanto emerge dal report, in questo momento il mercato dei giochi cloud guadagna soprattutto grazie agli abbonamenti, ma, in futuro vi sarà una crescita maggiore dovuta da prodotti e servizi che non sono legati a uno specifico servizio di abbonamento.
Quali sono i vantaggi del cloud gaming
Quello del mercato cloud è senza dubbio un settore in crescita e a breve potrebbe anche influenzare sia i casinò non AAMS che i siti di scommesse sportive non AAMS.
Il vantaggio che offre questo servizio rispetto ai normali device è evidente. Anzitutto, per giocare non è necessario alcun tipo di hardware fisico, dato che tutti i giochi sono disponibili online. Questo si traduce in un vantaggio economico notevole. Invece di spendere soldi per comprare un costoso hardware, basterà pagare un abbonamento e fruire della sua libreria.
In secondo luogo, il cloud ha nella sicurezza uno dei suoi punti di forza. I dati degli utenti sono salvati su server remoti e trasmessi tramite canali sicuri, quindi non vi è il rischio di vedere violata la propria privacy. Soprattutto, il cloud dà la possibilità di interagire con altri giocatori ed esperti, scambiando anche consigli. In questo modo, un’attività che è sempre stata vista come solitaria, si trasforma in collettiva.
Il caso Xbox Cloud Gaming di Microsoft
Microsoft è stata tra le prime aziende a comprendere e sfruttare le potenzialità del Cloud. Attualmente Xbox Cloud Gaming conta oltre 10 milioni di giocatori, rendendolo di fatto uno dei servizi cloud più utilizzati. Questi dati sono importanti per spiegare un fenomeno che sta prendendo piede nonostante le grandi resistenze che inevitabilmente sta incontrando.
I giocatori, infatti, sono ancora radicati ai vecchi pc e alle console e faticano a entrare in un contesto dove questi strumenti sono destinati ad andare in soffitta. Tuttavia, proprio questo aspetto che al momento suscita più perplessità, sarà il suo punto di forza. Con Xbox Cloud Gaming si può giocare ai giochi di Xbox su qualsiasi piattaforma, anche se al momento sono escluse le console rivali. Ciò significa che non è più necessario per forza comprare un PC o una Xbox, ma basterà semplicemente avere uno smartphone o un qualunque controller.
Non stupisce, dunque che, cavalcando l’onda del successo di Xbox Cloud Gaming, Microsoft abbia deciso di lanciare una divisione dedicata specificatamente al Cloud Gaming con lo scopo di sfruttarne al massimo le potenzialità.
Italia e digital divide
Anche se il cloud sembra destinato a prendere il sopravvento sugli attuali controller, il passaggio non sembra così immediata. Esiste infatti un limite a questo sistema che è proprio il suo punto di forza, ovvero la connessione. Per poter giocare online e interagire con altri utenti è necessario avere una connessione stabile. Diversamente si rischiano innumerevoli pause di caricamento e tempi di attesa infiniti.
Non tutti i Paesi possono garantire una connessione perfetta. In Italia, ad esempio, esistono ancora ampie zone dove le connessioni risultano instabili. A questo va aggiunto il digital divide che vede il nostro Paese con una delle quote più elevate d’Europa. Il Rapporto Bes effettuato dall’ISTAT agli inizi del 2021 hs evidenziato come il 32% degli individui intervistati sia in possesso di competenze basse in materia digitale, mentre, il 19% abbia appena le competenze di base. A questo va aggiunto il 24% che dichiara di non aver usato Internet negli ultimi 3 mesi.
Per questo motivo, occorrerà ancora attendere per vedere il cloud rimpiazzare i vecchi hardware. Va detto che il cloud gaming è ancora agli inizi del suo sviluppo. Molto dipenderà da come si evolverà, ma per il momento è molto più probabile che si vada verso una coesistenza tra vecchi e nuovi sistemi ludici.