Il matrimonio tra Twitch, la piattaforma di live streaming di proprietà di Amazon, e il gioco d’azzardo sta generando molte polemiche. Nel maggio 2022 sono state viste oltre 39 milioni di ore di video nella categoria Slots, con una crescita del 24%. Che le slot machine online non AAMS e AAMS siano un prodotto di successo sulla piattaforma è testimoniato anche dal nono posto come categoria vista per numero di ore.
Tuttavia, se dal punto di vista economico, molti streamer hanno affermato che sponsorizzare giochi d’azzardo sia molto remunerativo, sono non pochi coloro che sono preoccupati di una deriva dal punto di vista sociale. Attualmente su Twitch il 75% degli utenti ha un’età compresa tra 16 e 34 anni. Il timore è che molti giovani possano avvicinarsi al gambling guardando le dirette dei propri streamer preferiti. Secondo il National Center for Responsible Gaming, il numero dei giovani che ha problemi con il gioco d’azzardo oscilla tra il 6% e il 9%, contro l’1% degli adulti. Proprio in relazione a questi dati, sono molte le petizioni nate per debellare il gioco d’azzardo da Twitch.
I cripto casinò
A rendere il dibattito ancora più infuocato è stata una dichiarazione dello streamer xQc. Quest’ultimo, infatti, ha dichiarato di aver accettato di sponsorizzare una compagnia che si occupa di gioco d’azzardo, un anno dopo essersi fermato a causa di quella che all’epoca definì una vera e propria dipendenza.
Proprio per evitare che gli utenti di Twitch possano cadere preda del gioco d’azzardo è stata lanciata una petizione su Change.org che mira a coinvolgere i principali brand della piattaforma ( tra cui Nvidia, Burger King e Adobe) allo scopo di forzare la mano su questa tematica.
Nel mirino della petizione sono finiti soprattutto i cosiddetti crypto casinò, ovvero siti non regolati su cui molti streamer si dilettano a scommettere. Su questi crypto casinò è possibile iscriversi in forma completamente anonima e questo fa sì che anche i minori vi possano accedere. Come se non bastasse, la totale mancanza di controlli, permette anche di creare account multipli. Proprio la facilità di accesso e la «spinta» che diversi streamer danno al fenomeno, è una delle questioni che hanno spinto a criticare pesantemente Twitch.
La controffensiva di Twitch
Molti streamer negli ultimi tempi hanno sfruttato Twitch per costruirsi una carriera di Tipster, consigliando strategie di gioco e sponsorizzando siti web relativi al Gambling con cui magari avevano stretto una partnership. Questo ha causato la pronta risposta della piattaforma di Amazon, che, sollecitata da numerose proteste, ha affermato di aver posto sotto osservazioni tali streamer, togliendo loro la possibilità di condividere link di riferimento verso alcuni siti. Tuttavia, questo divieto è facilmente ovviabile condividendo contenuti attraverso i messaggi nelle chat e altre vie pubblicitarie.
Da più parti si chiede a Twich di rimuovere totalmente contenuti di questo tipo, ma è difficile che ciò accada, proprio in virtù dell’ampio successo che questi godono sulla piattaforma. Censurarli del tutto sarebbe un clamoroso autogol e rischierebbe anche di creare un precedente pericoloso dal punto di vista legale. Per questo, al momento, l’ipotesi rimane remota. Il problema sembra essere dunque di difficile situazione, almeno fino a quando non si porrà un divieto ai contenuti da poter sponsorizzare, magari attraverso l’approvazione di un qualche codice etico.